In Italia, negli ultimi 10 anni, la produzione elettrica da FER è stata costantemente sopra la media europea (33% del totale medio contro il 28% in UE). La capacità installata è aumentata e copre quasi il 50% della capacità installata totale. A questo, però, non corrisponde un aumento effettivo della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, che per il 67,1% arriva ancora da fonte fossile.

Fra le energie pulite, il ruolo principale spetta all’idroelettrico e al secondo posto troviamo il fotovoltaico. Nel 2022, è triplicata la quota di energia installata rispetto agli ultimi anni: 3,1 GW, contro una media di 1,1 nel periodo che va dal 2015 al 2021.
C’è però un punto debole: l’incremento è dovuto a impianti di piccola taglia, mentre solo il 33% della nuova capacità proviene da impianti di grossa dimensione (almeno 1MW di potenza). Una tendenza che prosegue nel 2023: rinnovabili installate da gennaio a maggio, il 90% di fonte solare, il 50% ancora di piccola taglia. In ogni caso, il tasso di installazione annuo non è sufficiente a raggiungere gli obiettivi fissati al 2030.

Gli obiettivi del PNIEC aggiornato al 2023

Il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima) prevede un aumento della capacità installata in Italia di 70 GW, circa il 125% della capacità installata al 2022, mentre il Piano 2030 del settore elettrico punta a +82GW.
Gli investimenti necessari al 2023 vengono stimati fra i 74 e i 90 miliardi di euro, mentre i benefici economici variano dai 121 miliardi di euro di valore aggiunto.
Il target PNIEC può portare a un aumento delle unità di lavoro nella filiera allargata del settore elettrico di circa 445mila unità.

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Sei ambiti di sviluppo

  1. Comunità energetiche rinnovabili: attualmente, la potenza complessiva installata è pari a circa 350 kW. Al 2030, saranno a oltre 7 GW, coprendo circa il 9% delle FER aggiuntive;
  2. Agrivoltaico: se tutti i progetti in corso di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) avessero un esito favorevole, si potrebbero raggiungere 23 GW: il 54% del totale della nuova potenza FER presentata. L’agrivoltaico, in termini di potenza e numero di progetti presentati nel corso del 2022, rappresenta il settore più valido tra le fonti di energia rinnovabili;
  3. Eolico off-shore: nonostante il potenziale rappresentato dalle vaste coste italiane, il primo parco eolico offshore è stato installato solo nel 2022. Qui, siamo indietro rispetto alle altre big d’Europa, Francia e Germania. IL Pniec ha comunque rivisto al rialzo l’obiettivo, passando dai 0,9 GW del vecchio piano ai 2,1 GW di quello attualmente in corso di approvazione;
  4. Revamping e repowering: realizzare il potenziale di queste attività su fotovoltaico, eolico e idroelettrico consentirebbe di ottenere +15 GW di potenza rinnovabile;
  5. Pompaggi idroelettrici: fanno parte dei sistemi di accumulo, possono rendere il sistema energetico più sicuro e sostenibile, nei prossimi anni sarà necessario realizzare nuovi pompaggi idroelettrici, soprattutto nel Centro e Mezzogiorno, per una potenza totale di +4,5 GW;
  6. Sviluppo della rete elettrica: il maggiore ricorso alle fonti di energia rinnovabili necessita lo sviluppo delle reti di trasmissione e distribuzione.

Le novità legislative

In materia di rinnovabili, nell’ambito della conversione in legge del decreto Bollette sono cambiate le regole delle aste FER per cui i bandi dovranno tenere conto dell’inflazione.
Per quanto riguarda la produzione di energia da impianti alimentati da biogas e biomassa, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente provvede a definire prezzi minimi garantiti per la produzione da impianti in esercizio alla data di entrata in vigore della legge che beneficino di incentivi in scadenza entro il 31 dicembre 2027.