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RIFASAMENTO 

Per rifasamento si intende quella pratica che permette di supplire allo sfasamento introdotto nella linea da un carico reattivo (solitamente di natura prettamente induttivo).
Il parametro più significativo è lo sfasamento tra la corrente elettrica e la tensione di alimentazione.

Rifasare vuol dire fornire in loco, tutta (rifasamento totale) o parte (rifasamento parziale) della potenza reattiva elettrica necessaria al carico.

Si definisce rifasamento qualsiasi provvedimento adoperato per aumentare (o come si dice comunemente migliorare) il fattore di potenza di un dato carico, allo scopo di ridurre, a pari potenza attiva assorbita, il valore della corrente che circola nell'impianto.

motore elettrico-perdite d'energia-assorbimento di potenza reattiva-Potenza elettrica attiva e reattiva

Lo scopo del rifasamento è soprattutto quello di diminuire le perdite d'energia e di ridurre l'assorbimento di potenza reattiva proporzionalmente ai macchinari e alle linee esistenti in un sito industriale.
Il rifasamento degli impianti ha acquistato importanza poiché l'ente distributore dell'energia elettrica ha imposto clausole contrattuali che obbligano l'utente a rifasare il proprio impianto, pena il pagamento di una penale.

Il rifasamento dell'impianto elettrico industriale correttamente dimensionato rappresenta l'intervento tecnologico a più basso tempo di recupero d'investimento.
Nei circuiti con particolari utilizzatori come le lampade a filamento, gli scaldacqua, certi tipi di forni, la potenza apparente assorbita è tutta potenza attiva. Nei circuiti con utilizzatori che hanno al loro interno avvolgimenti, come i motori, le saldatrici, gli alimentatori delle lampade fluorescenti, i trasformatori, una parte della potenza apparente assorbita viene impegnata per eccitare i circuiti magnetici e non è quindi impiegata come potenza attiva, ma come potenza generalmente chiamata potenza reattiva.

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Potenza elettrica attiva e reattiva  

La potenza elettrica attiva è quella potenza che viene assorbita da un utilizzatore elettrico per fornire qualcosa di utile, come ad esempio energia meccanica, energia termica, ecc.
La potenza reattiva assorbita da un utilizzatore elettrico, invece, non fornisce qualcosa di utilizzabile in pratica, ma serve al funzionamento dell’utilizzatore stesso.

Esempio: un motore elettrico assorbe sia potenza attiva e sia potenza reattiva; la potenza attiva assorbita dal motore elettrico viene trasformata in potenza meccanica disponibile all’asse del motore e quindi, ad esempio, può servire a movimentare un nastro trasportatore. La potenza reattiva assorbita dallo stesso motore serve a creare il campo magnetico, generato dagli avvolgimenti, per il funzionamento del motore stesso.
Essendo gli avvolgimenti del motore un carico elettrico del tipo prevalentemente induttivo, verrà assorbita una potenza reattiva induttiva.

La somma della potenza attiva e reattiva implica un assorbimento di corrente elettrica maggiore di quella necessaria a creare la potenza meccanica utile all’asse del motore; si intuisce che alla potenza attiva è associata una corrente attiva e, invece, alla potenza reattiva è associata una corrente reattiva.

utilizzatore elettrico-lampade a filamento-carico reattivo-carico

SISTEMI DI GESTIONE DELL’ENERGIA REATTIVA (4.0)  

Sistemi a servizio delle macchine elettriche del processo produttivo, basati sulla combinazione di sensori per la misurazione istantanea dei parametri di rete e sistemi di controllo ed elaborazione e simulazione (microprocessori e software), in grado di gestire l’energia fasando opportunatamente la potenza attiva e quella passiva, in maniera tale da ottimizzare l’energia direttamente usufruibile dalle macchine (potenza attiva) e limitare eventuali sovvraccarichi di tensione o dissipazioni energetiche (dovuti alla potenza passiva).

In tal modo, l’implementazione di tali sistemi a servizio delle macchine e dei componenti del processo produttivo consente di ottimizzare la gestione dell’energia elettrica riducendo l’intensità della corrente, le perdite dovute alla trasmissione, il carico dei trasformatori e delle linee e la corrente assorbita dall’impianto di produzione.
Sulla base di tali evidenziate caratteristiche funzionali, si ritiene che i sistemi in parola siano riconducibili tra gli investimenti ammessi all’iper ammortamento, ferma restando, comunque, la verifica del requisito dell’interconnessione.

I vantaggi del rifasamento si traducono in un vantaggio economico per 2 aspetti:
- risparmio energia dissipata per effetto Joule, sugli impianti e sulle linee di alimentazione;
- risparmio diretto in bolletta, con la riduzione della "penale", applicata dall'ente distributore per basso "COSFI" (parametro per l'energia reattiva).
Il limite del "COSFI" è stato aumentato da 0,90 a 0,95.