RELAMPING A LED 
Cos’è, come funziona e quali sono i benefici

Cos’è il relamping e a cosa serve?

Il relamping rappresenta uno degli interventi chiave quando si parla di efficienza energetica. Come suggerito dalla parola stessa, il relamping consiste nel sostituire i corpi illuminanti tradizionali, lampade alogene, a incandescenza o fluorescenti, con moderne lampade a LED (Light Emitting Diode), al fine di ottenere una diminuzione dei consumi energetici.

Quando si interviene per l'efficientamento energetico di un edificio, il primo degli interventi che si attua, riguarda spesso la sostituzione dei sistemi di illuminazione e delle lampade tradizionali con sistemi di smart lighting e lampade a LED.
Questo tipo di intervento è riconducibile, sia in ambito residenziale, sia che si parli di terziario, uffici ed edifici della Pubblica Amministrazione. Altrettanto vero anche in ambito aziendale, dove i costi dell’illuminazione possono essere cospicui, in particolare in ambienti specifici quali ad esempio magazzini (sia interni che esterni), capannoni di produzione, uffici e parcheggi.

Quando si effettua un intervento di LED relamping, una parte molto importante è sicuramente la fase di progettazione illuminotecnica che, oltre alla sostituzione dei corpi illuminanti, deve prendere in considerazione anche altre attività come la manutenzione dell’impianto nel corso del tempo, ipotizzando anche condizioni estreme di funzionamento, e la qualità della luce per assicurare massimi livelli di visibilità, di sicurezza e di comfort.

I benefici del Led relamping

Da tempo ormai la tecnologia a LED, grazie ai continui miglioramenti tecnologici e alla graduale discesa di prezzo, è diventata opzione obbligata per effettuare interventi di relamping o retrofitting, questo perché è in grado di garantire numerosi vantaggi. Primo tra tutti un risparmio energetico che può arrivare anche al 60-80%.

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Gli interventi di relamping led possono essere di due diversi tipi, uno più semplice e un altro decisamente più complesso:
- relamping led plug & play: consiste nella sostituzione delle lampade tradizionali con lampade LED che condividono lo stesso tipo di attacco. Chiaramente, questo tipo di intervento è anche più economico, dal momento che non comporta alcun intervento strutturale sugli impianti già esistenti;
- riprogettazione e sistemazione in un dato ambiente delle sorgenti luminose e dei punti luce: per aumentare il grado di efficacia dell’intervento, sostituendo l’intero sistema di illuminazione.

In entrambi i casi, il passaggio ai LED è in grado di assicurare una serie di benefici:
1. queste soluzioni permettono una forte riduzione dei costi di esercizio e di manutenzione, visti i bassi consumi e l’elevata durata, nettamente superiore rispetto alle tipologie di lampade tradizionali;
2. possibilità di controllarne luminosità e temperatura colore anche da remoto, questo forse il vantaggio più importante legato al LED è il suo pilotaggio;
3. diminuzione dell’impatto ambientale, dal momento che le lampade a LED non sono tossiche e non contengono mercurio.

Tutti gli aspetti dello smart lighting rendono questa tecnologia ancora più interessante in ottica di utilizzarla solo quando e dove serve realmente.

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Relamping: come misurare ROI ed efficienza energetica

Quello che si può facilmente misurare, però, è la riduzione dei consumi energetici e dei costi in bolletta.
Inoltre, il ROI (ritorno sull’investimento) è legato alla natura dei corpi illuminanti da sostituire e alle ore di funzionamento. Nel conto economico, devono essere inclusi i minori costi di manutenzione. In generale, il ROI del LED relamping è al massimo di pochi anni, tanto che si tratta di uno degli interventi di efficientamento più diffusi.

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Incentivi per il relamping: Conto Termico e Certificati bianchi

Oltre a godere dei benefici che abbiamo elencato in precedenza, le imprese e la Pubblica Amministrazione, che scommettono sul relamping possono godere in Italia anche di veri e propri incentivi. Il più noto e quello a cui maggiormente ricorrono imprese e pubblica amministrazione è rappresentato dai Certificati Bianchi, ovvero i titoli di efficienza energetica (cedibili ad altri soggetti) che vengono rilasciati in seguito alla realizzazione di interventi di efficienza energetica. In particolare il GSE prevede l’incentivazione per il retrofit di sistemi per l’illuminazione a LED: per accedere a tale meccanismo, le lampade a LED da installare nella situazione post intervento devono presentare una classe di efficienza almeno pari alla A++, secondo quanto previsto dai Regolamenti CE 874/2012 e CE 1194/2012.
Un’ulteriore possibilità, introdotta con il cosiddetto Conto Termico 2.0, è quella di beneficiare degli incentivi previsti dal Conto termico, ossia il meccanismo deputato all’incentivazione dei piccoli interventi di efficienza energetica. Tra le tipologie ammesse, infatti, c’è anche la “Sostituzione di sistemi per l’illuminazione di interni e delle pertinenze esterne esistenti con sistemi di illuminazione efficienti”.

Per quanto riguarda le detrazioni fiscali del 65%, occorre fare una distinzione: la semplice sostituzione delle lampade non è considerata sufficiente per ottenere lo sgravio. Quando invece è in ballo una più complessiva riqualificazione energetica di un ambiente produttivo, anche i sistemi a Led possono entrare nel computo delle spese sostenute.

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Il team della Corazzari Impianti, anche sulla base della propria esperienza più che trentennale, è in grado di proporre soluzioni tecniche con i migliori benefici in termini di qualità dei prodotti/costo impianto, grazie ad un’attenta analisi delle esigenze del cliente e ad un'efficace progettazione illuminotecnica personalizzata.