Le lampade di emergenza fanno parte del sistema di illuminazione di un ambiente e si attivano automaticamente solo in caso di blackout elettrico.
Sono dispositivi pensati principalmente per luoghi di lavoro o pubblici, come centri commerciali o ospedali. Alcuni dispositivi più semplici e piccoli possono essere installati anche nelle abitazioni private ma, a differenza degli altri punti luce, hanno una batteria interna che assorbe energia e permette loro di attivarsi quando scatta il salvavita, quindi in assenza di corrente.
Tipologie
Principalmente esistono due tipi di luci di emergenza:
- On-grid, connesse alla rete principale, disponibili a parete, incasso o da presa;
- Off-grid non collegate all’impianto e quindi semplici lampade portatili dipendenti da batterie capienti.
Il sistema più diffuso sul mercato è la lampada di emergenza LED, che permette di risparmiare energia elettrica grazie ai consumi ridotti.
Possiamo fare anche un’ulteriore distinzione:
- le lampade SE (Solo Emergenza)
- le lampade SA (Sempre Accese).
Le prime sono quelle che si attivano solamente nel momento in cui vi è un’emergenza all’impianto elettrico dell’edificio e di fatto rimaniamo al buio.
Le seconde, invece, sono sempre accese, anche quando l’impianto elettrico funziona correttamente, lasciando costantemente una luce soffusa anche quando le luci sono spente.
Installazione lampade di emergenza On-Grid e manutenzione della batteria
Per installare correttamente le lampade di emergenza, occorre seguire una serie di passaggi:
- Scegliere la posizione, le luci di emergenza vanno posizionate in alto e in una zona non troppo lontana dalla cassetta dell’impianto elettrico generale.
- Staccare la corrente elettrica, è fondamentale staccare la corrente prima di mettere mano all’impianto.
- Individuare la fase ed il neutro sulla linea che collegherà la lampada di emergenza alla cassetta elettrica.
- Collegare i cavi di alimentazione della luce di emergenza con i cavi del sistema elettrico.
- Verifica: riattivare la corrente e far scattare il salvavita per accertarsi che le lampade di emergenza si accendono correttamente. Infine, riattivare il salvavita.
Per essere sicuri che al momento del bisogno le luci di emergenza funzionino correttamente, è sempre bene eseguire una manutenzione regolare, testandole una volta all’anno per 30 minuti ed eseguendo dei rapidi test di trenta secondi sulle luci una volta al mese.
Obbligatorietà
La lampada d’emergenza non è obbligatoria nelle abitazioni private, ma lo è in molti edifici pubblici e uffici per indicare le uscite di sicurezza.
La legge italiana, infatti, stabilisce l’installazione obbligatoria delle lampade d’emergenza in alcuni edifici pubblici potenzialmente a rischio di black out e ai quali il black out può portare un danno concreto ad esempio sono obbligatorie in alcuni impianti industriali, commerciali e produttivi, come centri commerciali, uffici e ospedali poiché esse devono aiutare nell’evacuazione dell’edificio, nel segnalare l’uscita più vicina, gli allarmi e i dispositivi antincendio.